Polizia di Stato e DJ

[Dillon]

Ciao ed innanzitutto complimenti per l'enorme possibilità che con il tuo lavoro stai regalando ai colleghi.
Vorrei porre un quesito per quanto riguarda la compatibilità e l'autorizzazione alla occasionale attività di DJ per un appartenente alla P.d.S.

Premetto che sarebbe una attività saltuaria (ampliamente dentro alle 30-40 prestazioni annue per il medesimo committente) fatta esclusivamente nei giorni non lavorativi ed avente un compenso pressochè simbolico.
Il dj è obbligato a pagare l'ENPALS e nel tuo libro giustamente consigli di rivolgersi ad apposite cooperative che gestiscono la tua posizione semplicemente comunicandogli preventivamente le prestazioni musicali che si andranno a svolgere.
Ho contattato un paio di cooperative specializzate a cui si rivolgono tutti i musicisti/dj della mia zona ed oltre ad una tassa di iscrizione annua di circa 200€, i costi sono sostanzialmente questi:
contributo ENPALS: 26€ a prestazione
compenso della cooperativa: 4% del compenso ricevuto

A conti fatti, per non finire in rimessa occorre partire da un "onorario" a prestazione di circa 50€. Ipotizzando un compenso di 50€ totali, 26€ servirebbero per il contributo ENPALS, 2€ sono per la cooperativa, 10.5€ sono per l'IVA al 21%. Quindi, tolte tasse e "spese di gestione" restano in tasca 50-26-2-10.5 = 11.5€, ovvero praticamente nulla, che giustifica una attività svolta esclusivamente per mera passione piuttosto che a fine di lucro.

A fronte di compensi a prestazione di questo tipo, gli 11.5€ rimanenti sarebbero appena sufficienti a coprire le spese di benzina e supporti musicali.
Per questo motivo la prestazione potrebbe venire catalogata quale soggetta a mero rimborso spese e quindi semplicemente da comunicare al proprio Ufficio piuttosto che essere vista come retibuzione vera e propria e quindi soggetta ad autorizzazione del Ministero?
Ed in caso affermativo, i pagamenti richiesti dalla cooperativa (con il dettaglio dei costi di ogni prestazione ) unitamente all'eventuale "promemoria di fattura" che si consegna al locale ove si svolge la prestazione, sarebbero sufficienti a documentare il rimborso spese?
Spero di non essere stato troppo criptico e di avere bene espresso il fulcro della domanda, ho riletto più volte la normativa e la parte del libro che tratta specificatamente la parte musicisti/DJ/ENPALS, ecc. ma molti dubbi ancora mi assalgono.
TI ringrazio per l'ascolto e colgo l'occasione per augurare a tutti buone feste.

[Dillon]

Ciao, mi permetto di riproporre questo quesito in quanto mi interesserebbe molto conoscere il tuo parere in merito.
A tuo avviso, alla luce delle spese che ho elencato, con un "compenso" di 50€ (regolarmente fatturato dalla cooperativa a cui andrei ad iscrivermi) che sostanzialmente va a coprire esclusivamente solo le spese sostenute (resterebbero non documentate solo le spese di carburante), si potrebbe ricadere art. 53 del decr. leg.vo 165/2001 quindi con sola comunicazione al capo ufficio od è comunque necessaria l'autorizzazione?
Ciao e grazie ancora per il supporto che offri a tutti i colleghi.

[maxacerra]

ciao. ottimi quesiti i tuoi.. spesso è un problema di molti musicisti o artisti...
allora è tutta questione di dichiarazione che tu fai... allora se tu presenti con il committrente una forma di remunerazione... utilizzando le varie mo dalità sei remunerato.. anche se poco, quindi vai in autorizzazione..
se invece gestisci il tutto come rimborso spese, allora fai altro.. autocertificazione sul posto di attività gratuita con rimborso spese.. l'agibilità enpals la fai sempre, ma sei a rimborso fiscalmente.. quindi vai a far la comunicazione alla tua amministrazione.. più facvile di quanto sembra...
!!!!

[jovetic77]

mi unisco al coro di complimenti: grazie allo staff di questo bellissimo sito: per i dipendenti pubblici è meglio di una bussola per orientarsi nel caos burocratico che avvolge questa tematica!

Anche io sono nella situazione di Dillon ma, a differenza sua, sono dipendente regionale: vorrei iniziare a fare qualche prestazione gratuita come dj perché, visae la mia passione per la musica (e viste le retribuzioni medie di un dj "amatore"), preferisco rinunciare a 10/15€ (nette) e vivere sereno... al limite mi faccio offrire una pizza che alla fine mi conviene!

Premettendo che mi sono documentato preventivamente (perché, come in ogni forum che si rispetti, non si può pretendere di ricevere informazioni, per altro gratuitamente, senza aver fatto almeno un minimo sforzo a informarsi personalmente!) leggendo LR n.1 dell' 8 gennaio 2009 (Regione Toscana) e regolamento del personale (BURT 16 febbraio 2012): purtroppo alcuni miei dubbi non sono ancora stati fugati... in particolare:
1) qual'è il termine giuridicamente corretto di prestazione lavorativa resa a titolo gratuito come atto di liberalità?

2) la prestazione gratuita (o come è giuridicamente corretto definirla) necessita dell'autorizzazione all'extraimpiego?

3) con una letterina tipo questa (da far firmare al responsabile dell'evento) potrei tutelarmi maggiormente?
DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE GRATUITA
da compilare a cura del gestore del pubblico esercizio o
dal responsabile dell’organizzazione dello spettacolo
Io COMMITTENTE/GESTORE/PRESIDENTE/RESPONSABILE _____________________________________
del locale/associazione/cooperativa denominato _____________________________________________________
situato al seguente indirizzo ____________________________________________________________________
dichiara sotto propria responsabilità che ___________________________________
ha svolto, presso la propria sede, in qualità di dj una
prestazione gratuita (senza alcun compenso) in data __________________.
Dichiaro di aver provveduto all’assolvimento degli obblighi SIAE e alla corresponsione dei contributi
previdenziali ENPALS, previsti dalla normativa vigente che verranno versati nei tempi e nei modi previsti dalla normative vigente

4) so che è una domanda più da "commercialista" ma, vista la competenza dello staff del forum, provo a chiedere: mi confermate che, anche in caso di prestazione gratuita, al dj spetta il pagamento della sua parte contributiva? so che è dovrebbe essere il 9.19% (circa 1.30€) ma ne faccio un discorso di principio: farlo gratis è una mia scelta dettata dalla passione per la musica ma dover anche rimetterci qualcosa (anche se poco) mi sembra una follia!

Grazie 1000 e buona giornata!
Ste

[maxacerra]

mi unisco al coro di complimenti: grazie allo staff di questo bellissimo sito: per i dipendenti pubblici è meglio di una bussola per orientarsi nel caos burocratico che avvolge questa tematica!
Anche io sono nella situazione di Dillon ma, a differenza sua, sono dipendente regionale: vorrei iniziare a fare qualche prestazione gratuita come dj perché, visae la mia passione per la musica (e viste le retribuzioni medie di un dj "amatore"), preferisco rinunciare a 10/15€ (nette) e vivere sereno... al limite mi faccio offrire una pizza che alla fine mi conviene!
Premettendo che mi sono documentato preventivamente (perché, come in ogni forum che si rispetti, non si può pretendere di ricevere informazioni, per altro gratuitamente, senza aver fatto almeno un minimo sforzo a informarsi personalmente!) leggendo LR n.1 dell' 8 gennaio 2009 (Regione Toscana) e regolamento del personale (BURT 16 febbraio 2012): purtroppo alcuni miei dubbi non sono ancora stati fugati... in particolare:
1) qual'è il termine giuridicamente corretto di prestazione lavorativa resa a titolo gratuito come atto di liberalità?
2) la prestazione gratuita (o come è giuridicamente corretto definirla) necessita dell'autorizzazione all'extraimpiego?
3) con una letterina tipo questa (da far firmare al responsabile dell'evento) potrei tutelarmi maggiormente?
DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE GRATUITA
da compilare a cura del gestore del pubblico esercizio o..........
4) so che è una domanda più da "commercialista" ma, vista la competenza dello staff del forum, provo a chiedere: mi confermate che, anche in caso di prestazione gratuita, al dj spetta il pagamento della sua parte contributiva? so che è dovrebbe essere il 9.19% (circa 1.30€) ma ne faccio un discorso di principio: farlo gratis è una mia scelta dettata dalla passione per la musica ma dover anche rimetterci qualcosa (anche se poco) mi sembra una follia!
Grazie 1000 e buona giornata!
Ste

ciao jovetic. intanto potresti essere troppo "viole" per ottenere ripsosta ma te la diamo lo stesso:
devi farti un po' di cognizione ancora per essere indipendente. segui le gui de di doppiolavoro.com o i libri se preferisci studiare un po'. con il tempo arrivano sempre nuove dritte.
allora: se vai gratis niente autorizzazione, ma comunicazione al capo ufficio. come? non superficiale e non scopiazzandola.. assolutamente anche in ragione degli aggiornamenti della legge 190/2012.
prestazione gratuita è semplicemente quando è gratuita. nessuna definizione migliore.. sui libri ho inserito un capitolo intero sulle prestazioni artistiche don definizioni giuridiche che cerchi... ma sull'attuazione direi che purtroppo quando vai in giro all'ato di controlli troppi hanno sfruttato le ipotetiche gratuità (per poi prender soldi comunque) ed ecco il tuo problema. esendo DJ, hai utilizzo esclusivo di materiale fonomeccanico. quindi, rispetto al musicista dal vivo, devi pagare comunque l'abigilità anche per prestazioni gratuite.
ecco ciò chje ti impongono ogni volta. poi puoi fare un'autocertificazione di rimborso spese o prestazione occasionale nella quale citerai anche i requisiti dell'agibilità lo isegno proiprio sui libri... e poi chi ti ha detto che non potevi fare prestazioni con retribuzione?
comunque puoi farle con rimborso delle spese.
l'autocertificazione , come la dichiarazione di compenso dovresti averla sempre durante le tue prestazioni.

[jovetic77]

grazie per la risposta Max... immaginavo il commento visto che ho letto che sei di Pistoia e, in quella zona, gli juventini "pullulano"
scherzi a parte nel frattempo ho inviato un quesito a www.lineaamica.gov.it e mi hanno confermato che per fare il dj saltuariamente e gratuitamente non è necessaria l'autorizzazione ma, sinceramente, mi hanno detto che non è necessaria nemmeno la comunicazione al capo ufficio.
Sul fatto che molti ci "giochino" sulla prestazione gratuita sono d'accordo con te ma ti assicuro, visti i "guadagni" di chi fa il DJ come hobby, è VERAMENTE meglio farlo gratis e (o al massimo farsi offrire una cena!); purtroppo il periodo di crisi fa si che i locali preferiscano spendere qualche euro in più per i PR (o per i "PR-DJs improvvisati") che non per i DJs... ma questo è un off topic bello e buono e non è questa la sede (anzi il forum) più adatto!

grazie a forza Viola
JoJo

[maxacerra]

grazie per la risposta Max... immaginavo il commento visto che ho letto che sei di Pistoia e, in quella zona, gli juventini "pullulano"
scherzi a parte nel frattempo ho inviato un quesito a http://www.lineaamica.gov.it e mi hanno confermato che per fare il dj saltuariamente e gratuitamente non è necessaria l'autorizzazione ma, sinceramente, mi hanno detto che non è necessaria nemmeno la comunicazione al capo ufficio.
Sul fatto che molti ci "giochino" sulla prestazione gratuita sono d'accordo con te ma ti assicuro, visti i "guadagni" di chi fa il DJ come hobby, è VERAMENTE meglio farlo gratis e (o al massimo farsi offrire una cena!); purtroppo il periodo di crisi fa si che i locali preferiscano spendere qualche euro in più per i PR (o per i "PR-DJs improvvisati") che non per i DJs... ma questo è un off topic bello e buono e non è questa la sede (anzi il forum) più adatto!
grazie a forza Viola
JoJo

bene. su lineaamica ti hanno risposto velocemente? forse hanno dimenticato che esiste anche la nuova legge 190/2012.... La comunicazione andrebbe fatta perchè se ti vedono.. poi raccontare in via successiva che sei li gratis diviene un bel problema!!! e poi la nuova norma appunto prevede una nuova gestione anche pr le comunicazioni.
Emessa proprio dal governo.. cioè da chi ti ha risposto... mamma mia!!! nascondiamoci...!

[jovetic77]

ok grazie di nuovo per il prezioso aiuto
jojo