mauriziopol ha scritto:Salve max è quasi un mese che ho pubblicato il mio quesito e ad oggi non ho ancora ricevuto nessun tipo di risposta.Scusami ma volevo sapere se la risposta non mi è ancora arrivata perchè impegnatissimo nel lavoro che stai facendo per noi oppure ho sbagliato io nell'invio del messaggio.Ciao e buon lavoro.
ciao. scusate l'assenza ma sono presissimo dalla nuova edizione di uno dei libri in uscita a giorni che rivoluzionerà ancora il settore.
Allora: la risposta vale anche per andrea77.
Trattasi di collaborazione nell'attività del coniuge o familiare. In linea generica non è una vera e propria attività, non è attività commerciale ma una semplice coadiuvazione. basterebbe in teoria solo una comunicazione al capo ufficio.
In teoria. in prsatica vi dico che proprio nel nuovo manuale ho inserito un capitolo intero su questa questione e quindi sarebbe impossibile riassumente il tutto in quattro parole visto che trattasi di uno studio. ma vi delucido i punti essenziali:
rispetto ad altre attività va circoscritta adeguatamente l'occasionalità anche se attività gratuita. questo perchè si potrebbe incappare nel principio giuridico di "impresa familiare" disciplinato dall'art. 230bis del codice civile.
Questo è il primo punto da tenere in considerazione nelle comunicazioni. il secondo sono i motivi di opportunità, o meglio l'esposizione al pubblico. sarebbe possibilmente da evitare od effettuare mansioni che non prevedano in linea generica un'esposizione continuativa al pubblico (ad esempio barista o cameriere tanto per essere chiari).
qua ho riassunto in due parole.