di maxacerra » 11/11/2009, 10:06
Parliamo prima delle opere che il collega crea personalmente.
é importante porre una chiara divergenza tra l'artigianato inteso come attività imprenditoriale (parificato ed affine al commercio o industria), e l'artigianato inteso come creazione di opere frutto della propria creatività ed ingegno.
Se ipoteticamente si costruisce un oggetto in ferro di qualsiasi genere sfruttando questa attitudine personale, utilizzando fantasia e creatività, creando oggetti inediti ed introvabili o con conformazioni del tutto personalizzate...
Perchè non poterli vendere? esiste una normativa di settore ben precisa e delineata. le opere artigianali frutto del proprio ingegno e creatività sono liberamente vendibili e pure ESENTI IVA. non significa che non si pagano le tasse, ma semplicemente si è soggetti a semplice ritenuta d'acconto. Si potranno vendere anche alle fiere, presentando domanda in comune, ed autocertificazione che le opere sono frutto della propria creatività. (guida completa sul manuale "Prestazioni Occasionali")
Se al contrario (ad esempio) costruisco un'inferriata che deve svolgere funzione di ringhiera di recinsione di una casa, anche se l'inferriata lho creata in maniera nuova e personalizzata, questo rientra nell'esercizio dell'artigianato inteso come attività imprenditoriale... e le cose cambiano... E MOLTO.
Piccole riparazioni? l'attività è svolta gratuitamente o remunerata? prendiamo come esempio il contesto di attività remunerata. Non deve essere continua, deve essere circoscritta a singole ed isolate prestazioni. (sul manuale trovate la differenza giuridica tra "Prestazione Occasionale e lavoro autonomo).
Si è soggetti a richiesta di autorizzazione da presentare alla propria amministrazione, ma se mantiene determinati presupposti (niente continuità, prevalenza, professionalità) sarà difficile ravvisare motivi ostativi.