di walter69 » 09/11/2012, 18:38
Ciao Massimiliano,
hò ricevuto l' aggiornamento nr.1 e ti ringrazio molto.
Per quanto riguarda alcune mie considerazioni riportate sotto ho provato a trovare un posto sul sito dove "postarle" ma nn sono stato in grado di trovargli la collocazione giusta quindi ti chiedo di postarlo, se lo ritieni, nell' area più attinente al tema.
Da una prima lettura e rilettura credo di aver capito questo:
- che per addottare il sisema fiscale di "lavoro accessorio" è neccessario sapere per tempo, quindi avere una programmazione, oltre al committente la data, il luogo e onorario della prestazione
- che non si può superare l' ammontare di 5000 €. di voucher annui e non più di 2000 € per committente
- che il committente deve acquistare, prima del lavoro, un' amontare di voucher pari al valore della prestazione significando che a fine lavoro invece che pagarti con assegno, bonifico o contanti ti liquida con dei buoni che presentati negli uffici preposti vengono cambiati in contanti con una " tassazione" del 25%. ( è vero che nel 25% c'è un 13 % di contribuzione a fine pensionistica )
- che si potrà percepire, durante l' anno solare, al massimo un totale netto di 3750 €. ( 5000 meno il 25%).
dimmi se sbaglio:
1. Se io, dipendente pubblico, hò intenzione di porre in essere un' attività extralavorativa occasionale, che non sia il muratore o altri lavori dove è alta la percentuale di rischio infotuni, dove l' impegno lavorativo si limita ad un attività di ufficio, tipo consulenze, perizie, CTU ed anche occuparsi di mediazione, che vantaggi hò, secondo te, ad utilizzare la forma fiscale " lavoro accessorio?
2. Credo sia più vantaggioso, per questo tipologie di lavoro "leggero", attenersi alla " prestazione occasionale" riferita al regime fiscale della ritenuta d'acconto ( ovviamente si rinuncia al 13% di contribuzione per il futuro incerto delle pensioni sempre più ristrette....quasi meglio tenerseli visto l' andamento "decurtativo").
3. Che con il regime fiscale della ritenuta d'acconto. eseguendo una prestazione occasionale,:
- non ci sono limiti di committenti diversi rispettando il solo vincolo di non superare i 5000 € per ognuno
- qual'ora si percepisca, nell' anno solare, un' ammontare di compensi oltre i 5000 €, sull' eccedenza si pagano le quote inps in ragione del 6% circa (1/3 riferito al 15 o 17% - i 2/3 li paga il committemte)
- l' onorario pattuito con il committente a monte dell' attività lavorativa verrà corrisposto a fine prestazione in assegno, bonifico o contanti ( se sotto i 1000€) decurtando " temporaneamente" il 20% ( per effetto della ritenuta d'acconto) se non privato, altrimenti nemmeno quello, che verrà inserito nella dichiarazione dei redditi nostra per il rimborso ( quindi un 80% subito ed il restante 20% dopo circa un'anno).
Nel caso Mediatore civile e commerciale l'utilizzo del "lavoro accessorio" risulta assai complicato .
Non è possibilie programmare la prestazione se non limitatamente a 10 15 giorni prima della prestazione ( per effetto che una parte in lite si avvale di un organismo di mediazione ed entro il periodo successivo di 15 giorni il "designatore/presidente dell' organismo deve individuarre/nominare un mediatore adatto alla controversia ed avvertire l' altra parte chiamata in mediazione).
Le giornate/periodo, che nel caso della mediazione si limitano ad alcuni incontri ( al massimo due/tre della durata di un paio d'ore) vengono di volta in volta vengono stabiliti.
L'onorario del mediatore viene computato in base al valore della controversia trovando corrispondenza negli "scaglioni" della tabella del DM 180/10, art 16 comma 4, ed il più delle volte il valore della controversia è determinabile solo al completamento del procedimento di medazione.
Risulta assai probabile incappare nella " maximulta".
Sicuramente è molto più conveniente, per chi avrà la fortuna di esssere autorizzato ( parlo per le forze dell'ordine) a fare il Mediatore, utilizzare la forma "prestazione occasilonale" con la ritenuta d'acconto (sempre con il limite di 5000 € annui però con la possibilità di superarli pagando per l'eccedenza i contributi provedinziali) anzichè Lavoro acessorio ed i sui vucher precomperati per un massimo di netto di 3750 €. all' anno.
Dalle considerazioni suesposte penso che per chi svolge una attività extralavorativa occasionale " leggera" ovvero d' ufficio, essendo dipendente pubblico, risulta conveniente optare per la "prestazione occasionale" a regime di ritenuta d'
Un saluto
Walter