Massimiliano Acerra presenta:
Attività Extraprofessionali dei Publici Dipendenti Appartenenti alle Forze Armate

Riflessioni sulla Tematica.

Questo sito ed i temi trattati non devono essere interpretati come un'incitamento a svolgere attività extraprofessionali.
Piuttosto come una semplice guida per chi vuole regolarizzare la propria posizione.
Nel tempo il 90% dei dipendenti che si sono rivolti all'autore, sono dipendenti che già svolgono attività extraprofessionali..ma lo fanno "sotto banco" per paura di incorrere in sanzioni disciplinari.
Soggetti che vorrebbero regolarizzarsi, desidererebbero ricevere il dono della conoscenza, la consapevolezza della materia e pertanto cercano una guida pratica, tecnica e morale.
Il restante 10% chiede delucidazioni a titolo puramente indicativo.
Chi non è interessato, semplicemente non tratta e non segue l'argomento.

Sono state emesse nel tempo molte norme amministrative inerenti la tematica. E' inevitabile che non può essere emessa una norma che possa soddisfare pienamente ogni singola amministrazione. Semplicemente è stato indicato alle varie amministrazioni di allinearsi, diffondere dettami specifici, uniformare quelle attività che per determinate specifiche, peculiarità, o connotati, rientrano in casistiche analoghe, con lo scopo di uniformare il più possibile le decisioni prese in casi similari.
Questo era e dovrebbe essere l'intendimento specifico che ogni amministrazione dovrebbe attuare e che era stato preventivamente sollecitato con la circolare n. 6 del 1997 emanata dal Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica.
Le amministrazioni non hanno adempiuto a tali direttive, lasciano i dipendenti nella completa oscurità, nel temibile ed oscuro anfratto del dubbio. Norme attuali contrapposte a leggi dell'ordinamento dei singoli corpi risalenti a decine di anni fa, tempi in cui le condizioni sociali ed econimiche dei dipendenti ed il tenore di vita erano ben dissimili rispetto agli attuali. Si pensi al singolo stipendio di un dipendente che a quei tempi era sufficiente per offrire un'adeguata condizione sociale ed economica ad una famiglia ben più numerosa di quelle attuali. E' chiaro che il contesto sociale del 2010 è radicalmente variato.

Oggi chi è materialmente l'appartenente alle forze armate? Un servitore dello Stato al servizio del cittadino. Ogni giorno con la sua opera combatte la microcriminalità, la criminalità organizzata, la clandestinità, i reati fiscali, lo sfruttamento della prostituzione e molto altro ancora...
E poi torna a casa, toglie la divisa ed è: Un Uomo, un padre di famiglia che diviene un piccolo contabile e in quel frangente, con uno stipendio singolo (condizione familiare monoreddito sempre più frequente) deve far quadrare i conti della famiglia. E spesso i conti... non tornano.

il dipendente, che sente davvero molto questa tematica, nel dubbio di un diniego da parte della propria amministrazione con tutte le dovute conseguenze, inesorabilmente si nasconde, nasconde la propria attività alla propria amministrazione e la nasconde sotto gli aspetti contributivi e fiscali. Tutto questo: per paura.
Nel tempo l'autore ha messo a disposizione la propria competenza a favore dei dipendenti delucidando loro la via della regolarità, comprendendo che più che direttive era necessaria una cura psicologica radicale. Pur comprovando certi spunti con precise normative e testimonianze dirette e documentate di altri dipendenti, si scontrava con una barriera invalicabile: la paura del dipendente che l’autorizzazione, per qualsivoglia astrusa motivazione, non venisse concessa. Una paura palpabile e purtroppo in alcuni casi verosimile. Una sorta di patologia recondita ed enigmatica che nel manuale “Prestazioni Occasionali” è stata definita “La sindrome del dipendente”.
Questa problematica di portata così cospicua, deve essere trattata con una condotta finalmente risoluta, almeno nel senso di offrire ai dipendenti un orientamento preciso, pertinente, inequivocabile e di formare non solo i dipendenti, ma anche le amministrazioni e gli operatori addetti alla trattazione delle istanze che spesso, vedendosi recapitare le richieste, non presentando un grado di cognizione tale da contrapporre un'adeguata e particolareggiata trattazione e competenza.
Per tali ragioni è necessaria una presa di posizione forte, non solo e sempre nella direzione di sanzionare i dipendenti che svolgono attività extra non autorizzate (fattispecie del tutto lecita e doverosa), ma anche nel senso di renderli edotti della possibilità di emergere e regolarizzarsi, fornendo direttive specifiche, trasparenti, univoche e soprattutto evolute, fresche ed attuali, rispettando l’evoluzione generazionale intercorsa negli anni e le condizioni sociali attuali.

NUMERI:
L'autore del manuale pratico "Prestazioni Occasionali" attraverso i forum di settore, ha attratto migliaia di utenti. Nel tempo ha personalmente coadiuvato migliaia di dipendenti nel regolarizzare la propria posizione sotto l'aspetto dell'ordinamento e sotto gli aspetti fiscali e contributivi inerenti le attività extrarpofessionali.
Ha gestito personalmente centinaia di istanze di autorizzazione, creando casistiche, documentazioni, testimonianze lampanti e tangibili attestate dai colleghi stessi.
Scopo? Creare una libera comunità di utenti, un movimento che tratta una materia troppo sottovalutata nel tempo dagli enti preposti, ma di portata smisurata ed incalcolabile. Il tutto con il chiaro intento di abbattere prepotentemente la barriera della trasparenza in questo settore.

AUTORIZZAZIONI:
L'autore da molto tempo ha trattato migliaia di casistiche coadiuvando i dipendenti nell'emersione e regolarizzazione delle attività extra. Sono stati autorizzati: assistenti bagnanti, istruttori di fitness e body building, soccorritori su piste da scii, ideatori di siti web e webmaster, sportivi dilettanti (allenatori, giocatori), soci in società di capitali, soci e amministratori di cooperative varie, artisti di vario genere (musicisti, piano bar, animatori, ballerini e quant'altro), attività occasionali in ausilio all'attività privata del coniuge, attività nel settore agricolo a conduzione familiare, vendita di opere artigianali e opere dell'ingegno, professori, giornalisti, medici, praticanti, collaboratori con associazioni di vario genere e molto altro.

PRESTAZIONI OCCASIONALI 2011